mercoledì 25 febbraio 2009

Carissimo Mercurzio,

a volte mi son chiesto se scrivo le cose per farmi leggere ..oppure per rilassarmi a letto!

Forse più per questo (no) scrivo lungo e non corto......per stendermi comodo e per esser a letto,.....anche più tardi....perchè sempre più scrivo di cose inutili e più mi rilasso per cercare di addormentarmi presto.

Non pratico per vivere, almeno così mi dicono gli altri. Sogno? Neppure! E, per questo più riesco a come fare e quindi non mi resta che viaggiare.... con la mia moto del tempo!

E, poi a volte lo faccio apposta, a non voler essere imbucato........sono troppo fuori dalle rotte letterarie abituali e rischio solo di farvi perdere......tempo per posta. Ormai le lettere non sono molto terrene e rischio sempre più di farle spiccare il volo con aquile, aquiloni, gabbiani ed angeli...come te, che state sempre con la testa tra le nuovole.

I miei non sono post per essere commentati ma, messaggi in bottiglia per naufraghi da essere semmai imbustati nel cestino. Semmai son passate per il sugo.


Si! Sono più assaggi che messaggi! Assaggi di Deriva e di Risacca due belle schiumazze lasciate dal mare mentre Scoglo e Sabbia si baciano. E, si! Sai com'è? Sono molte salsedinosa e non affatto insipide.

Per questo non mi sono mai chiesto se e chi li avessi letti, o se avessero le tette o un letto. Per me che ormai non dormo da parecchio, cerco di trovare nel frappetto della schiuma del mare chi potesse riuscire a leggere nel seno. Seni lasciati dal mare sulla spiaggia e, più reggi i seni per passare la notte cerco di sognare il mare.

Per me è importante viverle queste parole più che scriverle, perchè, lo so, scrivendole perdono sapore. Lasciarle lì, semmai come gocce di pioggia che scorrono su un vetro, con la speranza che potessero semmai raggiungere il mare. Eliminando tutti i semi della passata, salvando solo il sugo.


Per fuggire? Ma, chi sà! Forse si, Forse NO! Ormai con la mia moto del tempo cerco di viaggiare solo sulla riva delle spiagge in bagno asciuga. Si ancora mi stirano gli asciugamani, ma sempre in buona compagnia. Si, qualche volta ci provo ancora, a fare l'amore nel pomeriggio con la bellezza: di un sole al tramonto; di un gabbiano che gioca con le onde; di un aquilone che carezza il vento; di un filo che si attorciglia al palo; di una cacca di piccione che mi cade in testa, un pò nel segno premonitore del futuro.

Ops,.... ma, come faccio a raccontarti il mare che ho visto da lassù? Seduto sulla cacca in volo del piccione, o mentre volavo con un aquila reale? A tutte le ore del giorno, in compagnia di Stella di Luna, di Tramonto, di Alba.... bambina che mia madre aspetta ancora che nasca?

Sono uno specialista del mare, io! Anche per questo mi avrebbe fatto piacere costruirtene un pò su dalle tue parti.

Il mare? Ma, come si fà a comprendere l'altro se non conosci il mare? Il mare ti fà passare la paura, perchè quando è agitato l'altro ti può salvare e tenere compagnia. Se lui và affondo ci vai anche tu, se non c'è nessuno che ti butta una ciambella!

Ecco perchè avrei voluto realizzare il mare a Cairano. Lì ci vorrebbe un'isola, anche se c'è il fornaio. Ma, se non c'è il mare come si fà a creare l'isola che non c'è? Ma, il mare è fatto di tante gocce. Tutti sapori antichi. Odori dalle memorie di sapienze, messe lì tanto tempo fà sotto sale. Conservate li per un infinità di assaggi com'è infinito il mare. E, come si fà ad assaggiare il mare, se nessuno ti porge una ciambella?

Invece, qui ci si esprime con ancora con il sapere della poesia. Con il potere delle parole messe al posto giusto. Una dopo l'altra, che diventano potere sia dell'essere poeta che scrittore di sapienze a pagamento. Ma è dell'intelligenza del mare che voglio farti imparare, perchè tutti la posso vedere ed insegnare e ce ne tanta e poi non si paga.


Senza più dilugarmi se no ti annoio ne approfitto per trovare un letto dove mi possa stendere. Ho voglia di aspettare un tramonto e vedere lo sposalizio del Sole con il Mare.

Ci sono in giro tanti volti cupi. Eppure ogni giorno il sole si sposa con il mare, ma nessuno apprezza più Gioia e Allegria che sprizza da tutti i pori infuocati. Nessuno è sereno nonostante il dono più bello di Rosso e di Sera che ancora sperano.


E, mentre Rosso va da Sera noi continuiamo a parlare al microfono da dietro i tavoli, senza speranza, quando potremmo parlare nel cerchio non da Soli ma mentre ci si bacia con il Mare.

Ecco perchè continuo a parlare nel cerchio dei Soli. Nei cerchi di Uomini e Donne, dove le parole sorgono dal cuore e come Rosso con Sera anche con Alba si può diventare rugiada al tramonto.

Poesia fatta persona? Certo vorrei che fosse di tutti e non solo per pochi. So che il Sole non costa, anche se nessuno lo sa leggere ancora senza sforzo.


Eppure basta mettersi di fronte al mare e non aspettare il pesce che arriva sopra il peschereccio pescato ma il tramonto del sole ripescato ogni giorno dal mare. Ti giuro, ti nutre! Molto di più di un pollo che sa di coniglio, di un coniglio che sa di pollo di un'orata che sa di tacchino e di un tacchino che sa di banana. Certo così divento quello che mangio e non più Sole con Riso. Un pò come Deriva genetica, che se è pure senza barca a vela, va sempre più di traverso.

Ecco perchè nella biblioteca dell'anima, agli appuntamenti fuori dalle rotte abituali, continuo a raccogliere storie di uomini e donne che porto gelosamente nel cuore, senza svelarle a nessuno.

Sono morbido io, sai? Ma, che fatica continuare ad essere Clown. Il poeta si illude di essere morbido ma credo che stia diventando sempre più rigido. La sua scrittura resta nel verbo e nella grammatica e solo poco volte si lascia andare in licenza. Anche se ultimamente so che si è messo in aspettativa di nuove e più ammalianti aspirazioni tristali.

Credo che le madri dei veri poeti non sono più incinte. I poeti non ti incantano più, perchè sono tutti in attesa di nuove madri per battere insieme a loro nuove strade dell'amore. Un lavoro è più sicuro? Ma come fai a lavorare per scrivere. Se non scrivi cose inutili che senso ha?

Semmai si dovrebbe scrivere solo con la speranza che qualcuno, prima o poi le legga e poi con i fogli costruisca barchette di carta, per lasciarle a Deriva genetica con le ghiande e le staminali al vento.

Come è triste questa nuova scienza biologica, mio caro angelo Mercurzio. Eppure è quello che è successo non solo a me ma a tanti altri come me che sono stati oltre che Derisi con la torta di pere anche calnoliati in Scilia e adesso anche in Sardegna. Tutti dileguati e scolti come neve a primavera. Ora, tu mi chiedi con quale speranza torniamo a Cairano?

Io voglio vedere il mare a Carirano, solo così ...."posso prenderti per incatamento e metterti su n'vasel ch'ad ogni vento per mare andasse ..NON...al voler vostro e mio...." ma, al voler svuotato della nostra sorte.

Si angelo mio come d'incanto ti porto a vedere il mare a Cairano.


Clown Nanosecondo

lunedì 23 febbraio 2009

Lettera ad un Amico

Carissimo amico mio,
ho letto tutto d'un fiato la tua lunga lettera. Molti amici sperano che tu ci raggiunga al prossimo incontro che organizzeremo per potersi riabbracciare con te. La tua poesia è bellissima!

Sai, ultimamente, anch'io come Clown ho solo bisogno della illusione di dimenticare la fatica che ci vuole per essere clown, tutti i giorni; E, si! ..o lo sei tutti i giorni o non lo sei. E, poi, solo così posso essere Clown, per gioco!


Il Clown è sempre contro tutti i "questori" sia di blog che di falsi principati o di comunità sprovviste di mente o del senso comune dell'essere.

Nuove parti?

Ma, troppo piccole per contenere il dolore del mondo. Troppo piccoli i poteri per andare al potere. Io, ormai adotto una nuova strategia: andare al potere senza potere.

Il clown è in lotta fondamentalmente con se stesso. E' il caos contro l'ordine. Il clown è il cattivo odore. E' colui che scrive cose inutili per essere inutile. E' fuori luogo, in ogni luogo. E' provvisorio ed eterno. E' l'unione del naturalismo darwiniano "deriva genetica" e del ri-crezionismo spirtuale. E' colorato come gli insetti per mimetizzarsi e nascondersi ad una realtà che è diventata pura illusione, privileggiando gli occhi di persone sedute nel cerchio di un council che si parlano con il cuore. Più che di oggetti cerca di circondarsi di soggetti. L'esperimento della Comunità Provvisoria per me continua "fuori dalla comunità" (sempre provvisoriamente parlando). Certo anche in spazi virtuali per sognatori pratici. Cerco di costruire momenti d'incontro colletivi e colorati
http://radunonazionaleclowndottori.blogspot.com/ , per prenderci cura.."se non siamo tutti uomini di medicina siamo già malattia ..", come dice un mio vecchio amico nato in America.

Ecco voglio essere un Clown che riesce ad andare "oltre" qualsiasi steccato ideologico e di sorte, fondamentalmente libertario.

Ieri sera sono stato a Napoli con alcuni amici Clown. Si è parlato dei giovani, della scuola ed in particolare di ragazzi che vivono contesti difficili e dove se fai il clown ti prendono a botte di brutto.

Di Squole di frontiera, dove dopo due ore di lezione i professori devono mettere la scrivania di traverso davanti alla porta per non far scappare fuori i ragazzi. Sono troppo grandi loro, per uno spazio così angusto. E, dove i genitori dicono ai maestri tenetevelo per un pò.

Mi chiedo come si può immagginare di salvarsi ora nella nostra regione o quella del nord nel mondo o dell'irpinia d'oriente, da soli, se non riusciamo a salvare questi ragazzi a cui è stata negata l'infanzia e la fantasia?

Ecco sinceramente credo che non siano solo più loro a non capire, ma siamo tutti noi che non capiamo e che ancora pensiamo di salvarci chiudendoci in qualche fortino.

Io spero nel Clown! Il Clown è spinta verso l'alto e verso il basso. C'è una bellissima scena nel film di Fellini "I Clown" quando alla fine i due Clown (il bianco e l'augusto, il bene e il male, la regola e il folle, l'ordine e il caos) si vengono incontro e se ne vanno insieme sotto braccio. C'è da chiedersi perchè questa situazione o una simile, commuove così tanto?

La risposta sta nel fatto che le due figure incarnano un mito che è in fondo in ciascuno di noi: la riconciliazione dei contrari: l'unicità dell'essere.

Ecco dovremmo sforzarci tutti di superare Darwin. Certo lo stesso Darwin se fosse vissuto qualche anno prima (del 1809), per le cose che ha detto lo avrebbero "arso vivo" come eretico.

Eppure, credo che il principio della lotta per la sopravvivenza, incentrandola sulla competizione senza limite alcuno tra gli individui, che ha fatto molto breccia nel nostro mondo, resta un'aberrazione che avrebbe fatto inorridire lo stesso Darwin.

Le sue leggi naturali, come al solito, sono state stravolte in una convenienza giustificativa che lascia scontertati, quando le stesse vengono prese ad esempio dell'auto-realizzazione individuale (sul piano economico); della competizione dei mercati; o della progressiva riduzione della spesa sociale.

Per fortuna l'America è in controtendenza ed è li che spero si possa riaccendere una speranza per il futuro del mondo. Il paradosso di questa nostra epoca è l'oscurantismo individualistico. Ciò non deve essere confuso con l'esigenza di creare un nuovo individuo, fatto di piena consapevolezza, e cosi un nuovo modello di società.

Credo che oggi si debba ripartire proprio dai singoli individui, e quindi credo molto nella necessità di costruire una "squola di disertori".

La legge sulla selezione umana, ci sta facendo allontanare anche dallo stesso contesto scientifico per diventare essa stessa un dogma. Tanti amici medici che incontro in ospedale ogni mattina mi raccontano della loro crisi di fronte ad una medicina che non riesce a dare più risposte di cure alle malattie.

Eppure tutti sono coscienti dei disastri che nello stesso settore della sanità si consumano ogni giorno sull'altare della "produttivita". Ormai si operano persone per far aumentare il baget prestazionale di singoli medici arrampisti o per mere speculazioni economiche (il caso della Santa Rita di Milano è solo la punta dell'iceberg di un fenomeno strisciante). Il motivo è sempre lo stesso: ci mancano i controllori.

Ieri ho mangiato un coniglio che sapeva di pollo e l'altro giorno avevo mangiato un pollo che sapeva di orata, ed anche l'orata sapeva di tacchino. Cazzo mi sono detto ma come faccio a spiegare ai miei ragazzi il sapore del coniglio, del pollo e dell'orata, adesso?

E, così mi accorgo che noi non siamo quello che pensiamo di essere, ma rischiamo di diventare quello che mangiamo.

Da tempo magio miele, anche per addolcire le mie acidità ma fondamentalmente per il maldestro tentativo di essere un ape-operaia.

Ecco, la nostra capacità resta quella di diventare tutti insetti e colorarci per non farci più riconoscere: mimetizzarci e disertare!

Ecco la natura colora le cose del creato: le ama e le difende. Anche l'uomo dovrebbe utilizzare questo meccanismo. Per questo sono Clown è così cerco di unificare le leggi naturalistiche con la speranza che uno spirito creazionistica del tutto in uno, venga a ritrovare anche la mia anima persa.

Ecco come Clown voglio colorare la vita per difendermi e difendere. Ecco come Clown voglio andare a fare la pace e non la guerra. Ecco come può avvenire il cambio del paradigma: Darwin/La Marc, Newton/Cartesio.

Ecco, dobbiamo tutti riuscire a colorare la vita di una nuova speranza. Ecco, perchè come clown, continuo a viaggiare con la mia moto del tempo, ai confini della realtà e, trovo sempre più verosimile il fatto che, non c'è nessuna differenza tra scienza e teologia.

Ormai ne sono convinto: potrei affermarti senza ombra di dubbio che noi siamo capaci di fare i miracoli, ma ancora nessuno ci ha insegnato come fare.

Nel frattempo sto studiando per imparare ad essere più studipo e così più stupito. Solo così puoi provare a fare i miracoli. Semplicemente svuotandoti.

Che la bellezza ti circondi, Nanos

domenica 8 febbraio 2009

Dialogo immaginifico tra un Clown, un Angelo ed un Aquila Reale....

Caro Nanos,

beato te che sei un umano con propensioni al sogno e alla fantasia! La mia anima sente sempre più i morsi della tristezza e non ho un Getsemani in cui appartarmi per vivere sino in fondo la notte e i miei desideri. Gli angeli non possono sognare lo sai? E, più che sognare a volte avrei voglia diventare una cosa, un albero, un fiore o la nuvoletta su cui mi adagio per riposare la mia fantasia che..., si! Visualizzo altro e non ho più voglia di guardare sempre con benevolenza gli uomini che non riescono a vivere oltre il passato, nel presente, e lontano dagli umori neri e le passioni tristi del futuro. Ecco, diventare una cosa per non essere suscettibile di interpretazioni malevoli, astiose..... insomma umane troppo umane! La nuvoletta che da sempre aveva guardato gli uomini dall’alto ultimamente ha avuto dei problemi di incomprensione con le altre nuvole amiche, grandi, tronfie, piene di sé e nere di collera e di elettricità e aveva deciso di disinteressarsi dei propri problemi e dei conflitti con la propria specie ed interessarsi dei problemi di una piccola "altra comunità" che dall’alto appariva laboriosa, tranquilla, serena e anche felice. Ma, oggi le questioni sono controverse: libertà, libero arbitrio, questioni di coscienza e più si parla della morte e del morire e più si dovrebbe essere capaci di ascoltare il silenzio. Ma, a ben vedere con la sua sensibilità-iper aveva guardato con dolore che tutto non era come neppure tu te lo eri immaginato o forse avevi sperato? E, per questo ero stato colto anch'io da una sofferenza che non avevo mai sentito prima. Ma, come? Anch'io inizio a provare come te un'emozione, un sentimento? Ma, così rischio di schierarmi e gli Angeli devono restare neutri. Così, avevo pensato che con le tue medicine: i tuoi palloncini, le tue magie genitili, o meglio....con la tua moto del tempo potrei fuggire anch'io? Ma, sono perplesso e aspetto aiuti....., il tuo Mercurzio

Carissimo Mercurzio,

sai, oggi ho fatto quattro chiacchere con un Aquila reale, era bellissima! Teneva degli occhi di un’azzurro color del cielo quando si specchia nel mare. L’ho incontrata mentre facevo un giro in alta quota con la mia moto del tempo. Speravo di incontrarti, ma dove ti eri cacciato? E, mi ha detto che lassù ci si scorda delle nostre misere vite. Lei, così si lascia cullare dal vento, senza opporre nessuna resistenza, fidandosi solo del suo sentire, senza maschere nè inganni. Visualizza altro lei, senza neppure aver bisogno di trattenere segreti sentimenti. E, così riflettevo che gli uomini, così abituati a non dire, per non ferire, forse, o per non spogliarsi di quelle poche false certezza che li proteggono, così abituati a sfuggire gli sguardi per non rimanerne coinvolti, così capaci di mentire a loro stessi, non si rendono neppure conto che lassù c’è "solo" amore. Amore col cielo, amore con la terra piccola piccola, amore col sole, amore con il cielo che si specchia nelle acque del mare, amore di occhi che si guardano e prendono lo stesso colore del cielo, senza pretendere nulla di più, se non amore. E, così sono rimasto un pò a volare con lei, senza nessuna resistenza. Mi sentivo leggero. E, così più che parlare, abbiamo danzato. Se incontri un'Aquila lassù prova a danzare anche tu.

Nanos

Signori/e si parte

Il 13 febbraio 2009 dalle ore 10,00 alle 13,00 i clown presenteranno il progetto "scrivi la fiaba" agli alunni della scuola di flumeri come da programma.
Nella stessa giornata alle ore 17.00 ci sarà una riunione del COMITATO PROMOTORE del raduno presso la sede dell'associazione della PROTEZIONE CIVILE di Flumeri (locali sotto la scuola media) per definire una scaletta del "come fare".
La riunione del comitato è aperta ad ogni contributo ed idea per sviluppare, nel corso del raduno, iniziative, riflessioni tematiche, laboratori e ecc.
La presidentessa Naiza
Factotem Nanosecondo

info: 3384122630

giovedì 5 febbraio 2009

LO SPOSALIZIO, clown

Io,
desidero innamorarmi,

desidero amare,
desidero danzare,
desidero mangiare,
desidero vedere,
desidero sentire,
desidero giocare,
desidero gioire,
desidero vivere,
per questo vi invito a nozze......
(Nanos)

Questa è una PARTECIPAZIONE, quella che gli sposi mandano agli invitati.
Venite eleganti, belli nei vostri vestiti, truccati come al primo incontro, colorati come l'arcobaleno, con tutta la vostra immaginifica speranza, bene augurale di andare ad uno SPOSALIZIO.
Pensate a quando vi siete fidanzati o quando è nato vostro figlio, o....
Si portate tutte le vostre conoscenze sull’innamoramento, sulla gioia e su tutte le vostre promesse d’amore.

E, così lo stesso viaggio che farete per raggiungerci, si trasformerà in un VIAGGIO di NOZZE!

"appuntamento fuori rotta":
RADUNO NAZIONALE CLOWN DOTTORI
& mierec a consultazione
dal 25 al 28 giugno 2009 a Flumeri (AV)
http://radunonazionaleclowndottori.blogspot.com/

lunedì 2 febbraio 2009

appuntamenti fuori rotta: LA BIBLIOTECA dell'ANIMA

Domenica 15 FEBBRAIO 2009 ore 16,00

Il cerchio del council
si incontra
a FLUMERI (AV) nella "sede ufficiale" della biblioteca dell'anima: sul terrazzo di casa del miereco Michelino (il terrazzo è riscaldato)

UN INTENZIONE CHE VALE PER TUTTI NOI CHE partecipIAMO al COUNCIL:
Nel caso che ci sia qualcuno che arrivi in ritardo, o meglio, a council già iniziato, si metterà al di fuori del cerchio senza interrompere e solo alla fine porterà una sua
testimonianza.
..è un ruolo di grande onore.
Adesso, PERò, non arrivate tutti in ritardo!

Avvisa in tempo che ti aspettiamo, compatibilmente CON gli orari che ci siamo dati.

NANOSecondo IL PRIMO BIBLIOTECARIO

Chi siamo

Siamo persone "normali" che non si rassegnano a vivere senza sorridere, senza essere felici, senza libertà e giustizia sociale.Il nostro mondo, la nostra amata terra soffre di ferite profonde inferte da civiltà in declino che non riescono a offrire prospettive di vita serena a miliardi di esseri umani. Dovremmo sentirci tutti/e chiamati in causa e noi vogliamo provare a non sottrarci. Stiamo cercando un mondo diverso, anzitutto cercandolo in noi stessi. Possiamo impegnarci in comune per superare la disgregazione umana, per affermare una pratica dell'incontro, dello scambio, della ricerca e della socialità, dello stare insieme diversamente, non in maniera coatta ma consapevole. Ci piace definirci sognatori pratici perché l'utopia del benessere per tutti, della pace universale, dell'amore fra umani e per la madre terra siano realizzabili qui ed ora, per chi lo scelga. Siamo una comunità in costruzione di donne e uomini liberi e dunque libertaria perché vogliamo liberarci da costrizioni e autoritarismi, che vengono dalle ideologie e dai censori di ogni provenienza.Lo strumento di incontro della nostra comunità è il cerchio, spazio sacro di comunicazione intima nella forma del council, luogo di espressione libera e paritetica di ciascun partecipante.

Lettori fissi