mercoledì 17 febbraio 2010

CAMBIARE IL MONDO di Manitonquant

Cambiare il Mondo

Guarire noi stessi, le nostre famiglie, le nostre comunità, la nostra terra. Una visione per la libertà, la pace, la felicità e l’amore. E una vera società umana.

di Manitonquant

Ed. Spirito Libero


La Visione di piccole comunità fondate sulla Via del Cerchio, attraverso un coinvolgente viaggio immaginario di forte impatto psicologico e spirituale. Dopo una lunga sperimentazione l’autore dichiara che è venuto il tempo per iniziare la trasformazione della società.

E' stato pubblicato in questi giorni il nuovo libro di Story CAMBIARE IL MONDO (Manitonquant "uomo di medicina").

Oggi ho parlato a telefono con Luca De Santis (Luca ha fatto la traduzione del testo e scritto la presentazione del libro). Luca vive attualmente a Livorno e segue già dal 1993 la via del cerchio.
Da qualche anno stiamo provando anche A contattare una casa editrice che possa pubblicare anche il libro (ancora inedito) "LA VIA DEL CERCHIO".

In questi giorni siamo stati contattati e speriamo a breve possa essere pubblicato anche quest'altro bellissimo libro di Manitonquant. In questo libro cercheremo inserire anche alcune pagine sull'esperienza dei cerchi che si tengono in Italia, tra i quali anche l'esperienza dei nostri "Appuntamenti fuori rotta: la Biblioteca dell'Anima".

La via del cerchio è una delle vie per "CAMBIARE IL MONDO" ed è uno degli "strumenti" per ricostruire la nostra "Comunità RNCD" e per andare "Alla ricerca del tuo clown ...... ma se trovi qualcos'altro va bene lo stesso" e diventare tutti "uomini di medicina" per prenderci cura di noi stessi e delle nostre comunità.

Insomma come dice Story: "Guarire noi stessi, le nostre famiglie, le nostre comunità, la nostra Terra." Si una visione per la libertà, la pace, la felicità e l'amore. E una vera società umana.
Qui Manitonquant risponde direttamente ad un giornalista:

"La visione che ho condiviso qui, di un Villaggio fondato sulla Via del Cerchio in un mondo futuro e connesso con altri villaggi simili, è frutto di tutto ciò che abbiamo imparato negli ultimi trenta anni col lavoro dei nostri Cerchi nella nostra comunità ed in altre in cui abbiamo vissuto o che abbiamo visitato, nei nostri Campi e nelle prigioni. Credo che sia stato sperimentato abbastanza e che sia arrivato il tempo di iniziare la nostra trasformazione della società, ritirando le nostre energie dal sistema e creandone uno alternativo che valorizzi la nostra umanità, il nostro amore, la compassione e la gioia in ognuno di noi, che abbia i suoi principi nel creare, lavorare e giocare insieme.

Ci sono state e ci sono tuttora molte comunità che lavorano per cambiare il mondo; noi vogliamo unirci e collaborare con loro. Molte sono fondate su qualche specifico scopo o cammino, spirituale, politico, ecologico e così via. In questo libro cerco di descrivere una comunità che possa offrire qualsiasi cosa ognuno di noi abbia bisogno e accogliere qualsiasi persona che voglia realizzare il sogno in cui crede.

Dobbiamo chiedere a noi stessi e l'un l'altro: “Com'è una vita piena? Che cosa ti realizza? Cosa è che ti dà gioia?” Sono sicuro che la maggior parte di noi vuole le stesse cose: pace, sicurezza, libertà dalla paura, che i nostri bambini siano al sicuro, felici e sani, vogliamo poter amare e manifestare il nostro amore, stare con persone che ci sostengono e ci apprezzano, vogliamo poter dedicarci a qualche attività creativa che ci assorba, vogliamo giocare e divertirci, e vogliamo essere circondati da un ambiente bello e sano e prendere dalla natura il nutrimento per le nostre anime.

Non ho una ricetta per cambiare il mondo, ma so che l'idea deve venire da tutti noi. La forma che useremo deve provvedere ad avvicinarci l'un l'altro, come eguali, ad ascoltarci e sostenerci, a cooperare e creare insieme il nostro sogno comune.

Possibile?

Come dico sempre: “INSIEME NON C'E' NIENTE CHE NON POSSIAMO FARE”.

Vorrei aggiungere un'altra frase che lui usa spesso:
(tratta dal discorso tenuto alle Nazioni Unite nel 1998 in occasione del 50° anniversario della morte di Gandhi.): "E' chiaro che la via per guarire la società della sua violenza e la mancanza di amore è quella di sostituire la piramide di dominio con il cerchio dell'uguaglianza e del rispetto."

MANITONQUAT

Manitonquat, “Uomo che racconta Storie di Medicina”, e? Uomo Medicina e Story Teller della
tribu? degli Assonet-Wampanoag del Massachusetts. Scrittore e poeta, ha collaborato con la rivista Akwesasne Notes e tutt'ora editore di Talking Stick, ha preso parte al Movimento di Unita? Spirituale degli Indiani Nordamericani, e? stato cofondatore del consiglio di guarigione tribale e membro dell’Associazione di psicologia umanistica. Insegnante di co-counseling in sei prigioni degli Stati Uniti e persona di riferimento per la liberazione dei Nativi della costa orientale. Autore di numerosi libri.


Vi suggeriamo nel frattempo di leggervi sia:
CAMBIARE IL MONDO
che il suo precedente libro
RITORNO ALLA CREAZIONE
in attesa della pubblicazione de
LA VIA DEL CERCHIO

P.S.
La via del cerchio è "la via del cuore". Recenti studi nel campo delle neuroscienze e della piscobiologia (epigenetica) stanno confermando come non è (solo) il cervello, il mezzo con il quale il nostro corpo umano raccoglie "informazioni", le memorizza, ed analizza, ecc. ma è anche il cuore.
Anzi sempre più conferme anche nel campo della fisica quantica ci arrivano sul fatto che è il cuore, attraverso i campi morfogenitici (campi energetici) che comunica e raccoglie informazioni fondamentali dall'ambiente (emozionale e fisico) e che regola i flussi energetici vitali del nostro benessere e della nostra salute.
La terra è incinta. Batte sempre più forte e sempre più all'unisono ed in armonia con il battito del nostro cuore e del nostro cervello.
Il XXI secolo sarà il secolo del cambio del paradigma. Un nuovo uomo (uomo intero: clown? mah!), sarà l'erede del vecchio uomo per costruire nuove comunità nel segno dell'amore e non della paura: sognatori pratici.

Clown "Dottore" Nanosecondo

lunedì 8 febbraio 2010

Comunità RNCD libertaria di Clown e Sognatori Pratici

Certo, qualcuno di voi, leggendo l'atto costitutivo e lo statuto con i suoi principi e scopi ai quali la nostra associazione si ispira e fa riferimento può apparire un po’ complicato comprendere chi siamo (?).

Giusto per cominciare vi diremo che "ci siamo persi la comunità" e che vorremmo ricostruircene una nuova, anche se provvisoriamente.

Considerato che molte persone si sono addormentate in un sonno incantato e non si stanno accorgendo che la terra ci sta dando avvertimenti di continuo sulle “malattie” che incombono, abbiamo capito che solo ascoltando la saggezza dei bambini, del bambino che è in noi, possiamo continuare a sperare in un mondo migliore e trasformarci tutti in “uomini di medicina” e come prima cosa prenderci cura di noi stessi.


L’uomo di età avanzata non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov’è il luogo della vita, e quell’uomo vivrà. Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt’uno.” (Jesus)

La Fatina Isa La Bella che abita in un paesino non molto lontano da qui, in un bellissimo castello affiatato, con scale e torri e segreti passaggi (pare sia abitato anche da qualche streghetta che la notte viene a soffiare sotto la porta per darvi anch’essa un sacco di legnante….., ma questa è un’altra storia), ci ha raccontato un po’ di tempo fa, che lei, proprio perché tutti “dormono” è costretta ad “entrare” nei sogni delle persone e dargli (anche lei) un sacco di legnate in testa, per svegliarle (però) da questo incantesimo mortale in cui sono cadute, a differenza della strega che le legnate le dà per fare incatesimi.

E’ così che ci ha consigliato di “praticare il sogno”, per evitarci anche noi delle legnate in testa.
Anch’essa ci ha confidato di voler studiare per essere una brava clown “dottofessa”. E, sì anche lei vuole diventare “donna di medicina”, per prendersi cura di tutti i mali del mondo.
Ecco, i nostri migliori consiglieri sono i bambini. E, per questo ci affidiamo al nostro clown: il nostro “bambino interiore” (uomo intero: ultimo e primo).

Ora lo sappiamo tutti che la terra è incinta e batte anche ad un frequenza maggiore. Certo travaglia un po’ a partorire il nuovo e per questo la dobbiamo tutti aiutare affinché possiamo continuare a sperare che “ … gli ultimi saranno i primi”.

Ma come chiedere ad un bambino di sette giorni? Ecco il nostro è un tentativo di ritornare alla creazione attraverso una ri-creazione gioiosa. Il corpo è movimento ed ogni movimento è frequenza e vibrazione, le emozioni che ognuno può vivere nelle note musicali. La prima nota è il DO che si identifica come la prima nota della nascita dell’universo. Sette sono le note musicali, sette sono i giorni e possono essere tutto e niente al settimo ci riposeremo anche noi.

E, si possiamo essere tutti come le cellule staminali: ricostruirci partendo da noi stessi il nostro bambino di sette giorni. Per questo uno dei compiti della nostra “ricerca scientifica” dovrà essere quella di misurare le vibrazioni musicali delle nostre cellule e comprendere se sono accordate e restano in armonia con la nostra madre terra. E, così attraverso il nostro corpo dargli voce , emotività, ritmo, improvvisazione, energia, armonia e disciplina.

Ecco perché crediamo che il clown è “poesia fatta persona” perché è l’unico capace di accordare il nostro corpo (la nostra verità) con la nostra anima e così trasformare come d’incanto l’illusione dei nostri pensieri trasformando così tutte le nostre cellule come quelle di un bambino di sette giorni.

E, così può ritornare il tempo delle alchimie dei maghi. Come quando con la mia moto del tempo ho raggiunto un luogo dove un grandissimo Mago di nome Mrs. Lapo proponeva a tutti solo “magia “gentile”. Ecco questo è il luogo che vogliamo creare: una Comunità Libertaria di Clown Dottori e Sognatori Pratici dove tutti possono essere in grado di fare “magie gentili”.


Oh! Che gioia ritornare bambino! E, già la storia è sempre la stessa: e ...“....che i grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta” (A. de Saint-Exupery)

Qual'è la via? Ma, come non l’avete ancora capito... è "praticare il sogno, l'utopia" nel cerchio dei clown scemani.

Clown “Dottore” Nanosecondo
Presidente “Comunità RNCD”

Chi siamo

Siamo persone "normali" che non si rassegnano a vivere senza sorridere, senza essere felici, senza libertà e giustizia sociale.Il nostro mondo, la nostra amata terra soffre di ferite profonde inferte da civiltà in declino che non riescono a offrire prospettive di vita serena a miliardi di esseri umani. Dovremmo sentirci tutti/e chiamati in causa e noi vogliamo provare a non sottrarci. Stiamo cercando un mondo diverso, anzitutto cercandolo in noi stessi. Possiamo impegnarci in comune per superare la disgregazione umana, per affermare una pratica dell'incontro, dello scambio, della ricerca e della socialità, dello stare insieme diversamente, non in maniera coatta ma consapevole. Ci piace definirci sognatori pratici perché l'utopia del benessere per tutti, della pace universale, dell'amore fra umani e per la madre terra siano realizzabili qui ed ora, per chi lo scelga. Siamo una comunità in costruzione di donne e uomini liberi e dunque libertaria perché vogliamo liberarci da costrizioni e autoritarismi, che vengono dalle ideologie e dai censori di ogni provenienza.Lo strumento di incontro della nostra comunità è il cerchio, spazio sacro di comunicazione intima nella forma del council, luogo di espressione libera e paritetica di ciascun partecipante.

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