venerdì 25 settembre 2009

LA BIBLIOTECA DELL'ANIMA FA BENE ALLA SALUTE


Carissimo Nanos,
un interessante articolo uscito su "Repubblica" di oggi (ndr 24/09/2009), che secondo me ha molto a che fare con la Biblioteca dell'Anima. Si occupa del potere terapeutico del ricordo, basandosi su alcune ricerche che stanno facendo sugli anziani, ma il discorso secondo me si può allargare alle persone di tutte le età. Pagina 55, titolo "Nostalgia. Se ricordare il passato regala un futuro di salute".


Spero che tu riesca ad avere l'articolo e a segnalarlo sul tuo blog: tra l'altro la giornalista, Sara Ficocelli, citando il ricercatore e docente di psicologia sociale Alex Haslam, scrive che "ricordare il passato fa bene alla salute e aiuta a combattere demenza senile e infarto molto più di integratori e farmaci".

Viene citata una ricerca della Exeter University, nle Devon, che "riabilita il ricordo come strumento di cura, specie se condiviso".

Poi, più avanti, citando i risultati di una ricerca effettuata in Australia su un gruppo di ospiti di una casa di riposo: "Il deterioramento del cervello non può essere arrestato, ma vengono recuperate capacità dimenticate. Gli effetti benefici si verificano però solo quando i ricordi vengono raccontati in gruppo. Senza socialità, del resto, a cosa serve la memoria?".

Viene citato anche il prof. Antonio Loiacono, presidente della Società italiana di psicologia (SIPS), che, nel libro "La sala degli specchi", scrive tra l'altro: "La condivisione di un ricordo ha un potere terapeutico enorme. La memoria emotiva rappresenta la nostra identità e ci rende, a seconda dei casi, più o meno forti".

L'articolo si conclude citando Ludwig Feuerbach che "diceva che l'uomo è quel che mangia e noi ci nutriamo di ricordi, siamo fatti di memoria. È questo, a quanto pare, l'ingrediente fondamentale della nostra sopravvivenza".

(Anche in Memorie di Adriano - Marguerite Yourcenar, fa chiedere all’Imperatore Adriano se siamo quello che mangiamo ….. e … "Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t'appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più... Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti...". Con questa poesia scritta realmente dall'Imperatore Adriano in punto di morte si chiude questo bellissimo romanzo che - in forma epistolare - ricostruisce in prima persona la vita intera di uno dei più illuminati reggenti dell'Impero Romano. (Appunto di Nanos)

(Continua la lettera di Daniela) Insomma, ricordare e condividere per stare bene. Secondo me dovresti pensare, quando hai tempo, a come trasformare la Biblioteca dell'Anima in un progetto che secondo me starebbe benissimo nel programma dell'Università Popolare dell'Irpinia, un progetto che si potrebbe anche proporre a qualche amministrazione "illuminata" (tipo quella di Flumeri?): una sorta di banca della memoria per collegare in maniera profonda le diverse generazioni. Che ne dici?

Tra l'altro il tutto, sempre secondo me, ha molto a che fare anche con il progetto e le tecniche su cui sta lavorando Sidney con il suo processo di riconoscimento e tu con le fiabe che curano del tuo Clown Dottore e... Oddio, ma allora e proprio vero che è tutto connesso!!!

Un abbraccio
Daniela Da Milano

Qui l’articolo di Sara Ficocelli da LA REPUBBLICA
http://altrimondi.gazzetta.it/2009/09/nostalgia-se-ricordare-il-pass.html

“Gli uomini non sono solo se stessi; essi sono anche l’ambiente in cui sono nati, il focolare della città o della fattoria dove hanno imparato a fare i primi passi, i giochi che hanno rallegrato la loro infanzia , i racconti delle anziani donne che hanno ascoltato , il cibo che hanno mangiato, le scuole che hanno frequentato, gli sport che hanno praticato, i poeti che hanno letto, il Dio che hanno adorato.”
(W. Somerset Maugham , “La Lama Del Rasoio”)

lunedì 21 settembre 2009

ATTENTI AL SUINO!

INFLUENZA SUINA SAPEVATE CHE?:
http://www.youtube.com/watch?v=hcKmFlPpKzA

FEBBRE SUINA VIRUS CREATO IN LABORATORIO

http://www.youtube.com/watch?v=1Q7p4hF9Aq0


ATTENTI AL SUINO:

http://www.youtube.com/watch?v=gRcro08qFZE


aNCHE SE LI HANNO VIETATI : ABBRACCI LIBERI NANOS

PERCHE' LA NOSTRA E' UN'ECONOMIA VIOLENTA

Mettere in discussione, da profani, il sistema economico vigente significa innanzitutto comprendere dove ci ha portati.

1. L'economia attuale è altamente violenta nei confronti dell'ambiente: inquina e sforna rifiuti, distrugge la biodiversità, è dissipativa, consuma le risorse comuni senza tener conto del loro ciclo naturale e ignora l'imperativo di lasciare tali risorse anche alle generazioni future.

2. è violenta verso i popoli del Sud del mondo: in larga parte non tiene in considerazione i più elementari diritti umani, come il diritto al cibo, all'acqua, all'istruzione, al lavoro in condizioni dignitose, alla giusta ricompensa per il lavoro svolto, alla possibilità di esprimere dissenso.

3. è alienante e spesso patogena verso le persone che nel ricco occidente con la loro adesione acritica a tale modello economico alimentano l'ingranaggio stritolante dello sviluppo senza limiti in un mondo finito. Pena l'esclusione sociale e la perdita di ruolo.

L'economia attuale è violenta dunque anche in casa nostra, in termini di cronica mancanza di tempo, di insoddisfazione diffusa, di degenerazione dei rapporti, di nevrosi quotidiane, di psicosi e di sociopatie che si esprimono con varie modalità, e sempre con una mortifera mancanza di senso.

Le tendenze drogastiche di una società che non accetta il limite si scontano inoltre con l'incalzare di generazioni che fanno delle droghe il loro spavaldo, onnipotente vessillo.

Figli, anche i nostri, di un'economia violenta.

A livello macro, la globalizzazione dei mercati vede sempre di più l'intreccio di interessi economici che coinvolgono multinazionali, governi delle maggiori potenze, poteri locali legati ai paesi in via di sviluppo, Borse, Banca mondiale e Banche locali, organizzazioni per il commercio; il risultato è un groviglio di cui noi siamo i fili inconsapevoli, con piani discussi sopra le nostre teste, lucidamente costruiti a tavolino o paralleli ai summit delle grandi promesse e dei grandi impegni. I protagonisti sanno, proclamandolo come faceva Bush o semplicemente agendolo, come i governi della buona e vecchia Europa, che non si farà nulla che danneggi la propria economia.

In Italia, ad esempio, non stiamo tanto a sottilizzare se questa o quella banca rientrano nel commercio di armi, visto che la nostra democratica repubblica ospita e sovvenziona, direttamente o indirettamente, fabbriche di armi per guerre vicine e lontane, attuali o future. Non ci scandalizziamo neppure se alcune tra le più importanti imprese italiane aprono società offshore nei paesi “a fiscalità vantaggiosa”, o appaltano a società che a loro volta utilizzano manodopera a basso costo, con nessuna garanzia di dignità per gli ultimi anelli della catena.

L'importante è che cresca il PIL.

L'Europa continua ad abbassare il livello di guardia contro gli OGM e contro l'uso di prodotti chimici in agricoltura. Per far crescere il PIL non si esita a creare condizioni sempre più sfavorevoli all'uomo e all'ambiente. In Italia da varie parti si invoca l'aumento delle ore di lavoro settimanali. Se cresce il PIL si può sopportare anche lo sfacelo dei rapporti. Anzi, in qualche modo questo alimenta il business disagio-malattia-prevenzione-terapia.

Ivan Illich, parlando dei professionisti della salute (ivi compresi gli psicologi, ndr) ben evidenziava tale fenomeno, chiamandolo iatrogenesi sociale, che “insorge allorché la burocrazia medica crea cattiva salute aumentando lo stress, moltiplicando rapporti di dipendenza che rendono inabili, generando nuovi bisogni dolorosi, abbassando i livelli di sopportazione del disagio o del dolore, riducendo il margine di tolleranza che si usa concedere all'individuo che soffre (...) o quando il soffrire, il piangere e il guarire al di fuori del ruolo di paziente sono classificati come una forma di devianza” (I. Illich, Nemesi medica. L'espropiazione della salute, Boroli ed., pag. 48).

Iatrogenesi, ossessione per la crescita, alienazione, ingiustizia a livello sociale, conflitti intra e inter comunità fomentano un circolo vizioso, e molti si chiedono se sia ancora possibile costruire un'altra economia. “La misura in cui saremo in grado di affrontare l'era della globalizzazione (e forse la possibilità stessa di saperla affrontare) dipenderà da come risponderemo eticamente all'idea che noi viviamo in unico mondo. Per le nazioni ricche non assumere un punto di vista etico globale è stato a lungo seriamente sbagliato dal punto di vista morale. Ora è anche, nel lungo termine, un pericolo per la loro sicurezza” (P. Singer, One world, cit., p.169).

(Da CarmelaLongo, Per un'economia solidale, Asclepiadi del terzo millennio, 2008)

INVENTORI DI MALATTIA

L'altro giorno a Napoli hanno fermato gli autobus per paura di infezione da virus da suino. Ci volevano le disinfestazioni. Dopo l'11 settembre la paura è al Governo del Mondo.

INVENTORI DI MALATTIA è una trasmissione di RAI TRE - C'era Una Volta da non perdere:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2d46eae7-7cab-4a04-a354-be9b1e43ef3f.html

Prescrivo ABBRACCI LIBERI per tutti.

Clown Dottore Nanosecondo

mercoledì 9 settembre 2009

COSTELLAZIONI FAMILIARI

Seminario di Costellazioni Familiari
tenuto dalla dott.ssa Cinzia Bracaloni
Massa di Faicchio (BN)
il 26 e 27 settembre

E' NECESSARIO INVIARE UNA RICHIESTA DI PRENOTAZIONE A:
carmela.longo-pace@poste.it
entro il 15 settembre.

Chi fosse realmente interessato a partecipare lo faccia sapere al più presto.
Non essendoci la possibilità di dare un acconto, ci affidiamo al senso di responsabilità di ognuno rispetto all'impegno che si assume, essendoci costi fissi per l'affitto della sala, che comunque andranno pagati dall'organizzazione nel caso un certo numero di persone non si presenti all'ultimo momento. Si accetteranno un massimo di 18 partecipanti e un minimo di 14.

Si avverte che se entro il 15 settembre non venisse raggiunto un numero congruo di partecipanti, vi informeremo tempestivamente, in quanto non potrà tenersi il seminario esperenziale.

Vi ringrazio e vi saluto tutti alla maniera dei clown, con baci e grattatine di schiena!

Ripetiamo per prenotarsi e ricevere ulteriori informazioni
contattate direttamente:
Clown Caramella
al secolo Carmela Longo
carmela.longo-pace@poste.it

Chi siamo

Siamo persone "normali" che non si rassegnano a vivere senza sorridere, senza essere felici, senza libertà e giustizia sociale.Il nostro mondo, la nostra amata terra soffre di ferite profonde inferte da civiltà in declino che non riescono a offrire prospettive di vita serena a miliardi di esseri umani. Dovremmo sentirci tutti/e chiamati in causa e noi vogliamo provare a non sottrarci. Stiamo cercando un mondo diverso, anzitutto cercandolo in noi stessi. Possiamo impegnarci in comune per superare la disgregazione umana, per affermare una pratica dell'incontro, dello scambio, della ricerca e della socialità, dello stare insieme diversamente, non in maniera coatta ma consapevole. Ci piace definirci sognatori pratici perché l'utopia del benessere per tutti, della pace universale, dell'amore fra umani e per la madre terra siano realizzabili qui ed ora, per chi lo scelga. Siamo una comunità in costruzione di donne e uomini liberi e dunque libertaria perché vogliamo liberarci da costrizioni e autoritarismi, che vengono dalle ideologie e dai censori di ogni provenienza.Lo strumento di incontro della nostra comunità è il cerchio, spazio sacro di comunicazione intima nella forma del council, luogo di espressione libera e paritetica di ciascun partecipante.

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