giovedì 29 gennaio 2009

Come si può sentirsi soli come goccia di fronte al mare?

Il Cerchio, che vogliamo costruire insieme a voi è un cerchio fatto a volte più di silenzi che di parole. Cerchiamo cosi di ascoltare la brezza del mare, assaporandone i suoi profumi, per vedere meglio le sfumature dei nostri cieli.

Il silenzio, più delle parole ci svela il nostro io al quale possiamo chiedere qualsiasi cosa, come invece di parlare, di danzare.


Quello che il cerchio del council ci svela e come riuscire a vedere il mondo con gli occhi di un bambino.


Solo così possiamo guardare al di la dell'orizzonte delle nostre paure e solitudini. D'altronde come si può sentirsi soli come goccia di fronte al mare?

Ringranziamo tutti voi.

In particolare ringranziamo chi ci ha raggiunto a Roma da molto lontano e con grande pazienza ha saputo aspettare. Non tardate adesso coi ma, però.

Non aspettatevi ne diplomi, ne attestati, non siamo un diplomificio, perché sarà solo un onore essere semplicemente "testimoni" del nostro cambiamento.

Una piccola magia gentile, ve la sveliamo: per cambiare la realtà che non ci piace, dobbiamo innanzitutto cambiare noi stessi, o meglio, il punto di vista con il quale guardiamo le cose e le altre persone che ci circondano, perché dovunque andiamo già ci siamo.

Ognuno di noi è unico e potrà contribuire nel suo piccolo al “ritorno alla creazione”.

Insieme, con grande umiltà, saremo di supporto a chi avesse bisogno, per affrontare il "percorso di transito" che vi abbiamo proposto con il primo incontro sul council.

I Sognatori Pratici

Sidney & Nanosecondo

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Chi siamo

Siamo persone "normali" che non si rassegnano a vivere senza sorridere, senza essere felici, senza libertà e giustizia sociale.Il nostro mondo, la nostra amata terra soffre di ferite profonde inferte da civiltà in declino che non riescono a offrire prospettive di vita serena a miliardi di esseri umani. Dovremmo sentirci tutti/e chiamati in causa e noi vogliamo provare a non sottrarci. Stiamo cercando un mondo diverso, anzitutto cercandolo in noi stessi. Possiamo impegnarci in comune per superare la disgregazione umana, per affermare una pratica dell'incontro, dello scambio, della ricerca e della socialità, dello stare insieme diversamente, non in maniera coatta ma consapevole. Ci piace definirci sognatori pratici perché l'utopia del benessere per tutti, della pace universale, dell'amore fra umani e per la madre terra siano realizzabili qui ed ora, per chi lo scelga. Siamo una comunità in costruzione di donne e uomini liberi e dunque libertaria perché vogliamo liberarci da costrizioni e autoritarismi, che vengono dalle ideologie e dai censori di ogni provenienza.Lo strumento di incontro della nostra comunità è il cerchio, spazio sacro di comunicazione intima nella forma del council, luogo di espressione libera e paritetica di ciascun partecipante.

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