spaesata si affosca la mattonata,
dentro il grembiule del mio pigiama,
che sognamare e la scuoletta arrampicante,
suoi rami fin nell´ovo degli inaltrevie,
fino al aldenanta del chiarocielo.
Così i tuoi,
allunghi di gazzella,
montano alvalle del re,
dove sta andando lento,
ancòra e si appaiolla mia speranza in stanza.
Aspettando lobuscuola,
per divvertare una cassetta,
piena di accalori,
con partenza dal mio naso,
rosso al tramonto specchiato nel rame.
Adesso pero che l´albero, e lo spero dalle nostre sviste,
possa riabbraccirvisenza schiamazzarvi,
ma agli piangenti alleviarti,
nella allieva del regolo.
Questa mia passologia,
più che camminolla vacuae spaesata e anche danzante,
speranto con amandati addobbarti il naso,
sensa salza e senso,
ma con colore!
Nanos
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