lunedì 6 luglio 2009

AVETE PERSO LA VOSTRA TRIBU' ?

VOLETE UNA GIOIOSA, AMOREVOLE COMUNITA'?

lettera ad un'amico
(tratta da libro: La Via del Council)
di Manitonquant:


Caro Amico ti scrivo,
Mi dispiace di com'e' andata la nostra telefonata, perché so che ti senti abbandonato e solo al mondo, ed e' sbagliato, e' un peccato perche' ti amo molto e voglio che tu sia forte e felice e libero da tutte le cose terribili che ti sono successe, in modo da poter portare al mondo i tuoi molti doni. Lo vedo chiaramente, e ti capisco molto bene. Ma la prima regola del mio cerchio e' il rispetto completo - rispetto per le persone, cosi' come per la terra e il mondo naturale. Ogni persona merita rispetto.

Rispetto te - ma - non rispetto gli automatismi. Purtroppo tu, per via delle cose orribili che ti sono state fatte da altri esseri umani, vedi ed esperisci il mondo attraverso pesanti pattern creati da una grande angoscia. Mi dispiace per questo. Non ti meriti un tale fardello. Non e' colpa tua se ce l'hai. Ho grande rispetto per te, il tuo coraggio, la tua resistenza nel sopravvivere a queste ferite, la tua lotta per vivere e usare i tuoi doni, e la tua onesta’.

No, non penso che tu stia mentendo. Su niente. Mai. So che credi assolutamente a tutto cio' che dici. Ma prima devo porre l'enfasi sul fatto che la legge del rispetto significa che non si attacca mai gli altri. Gli altri possono attaccarti, se sono di minor consapevolezza e comprensione, o piuttosto di maggiori ansie e automatismi, ma non dobbiamo ricadere nei comportamenti di minor consapevolezza e attaccare chiunque. Questo non e' il modo di affrontare gli schemi altrui. Non e' utile, e distrugge la comunita'. Quindi non lo permettero' nel mio cerchio. Neanche per un secondo. Abbiamo metodi molto migliori di trattare i nostri problemi. Ma prima che facciamo qualunque cosa, gli attacchi devono cessare.

Mettiamo che una persona nel nostro cerchio stia mentendo. Mettiamo che una persona nel nostro cerchio stia rubando. Mettiamo che una persona nel nostro cerchio si stia mostrando razzista. O qualunque altra trasgressione umana che vi viene in mente. La cosa peggiore, ovvero, la meno efficace - che possiamo fare e' attaccare quella persona, chiamarla bugiarda. Ladro. Razzista. O quello che vi pare. Abbiamo sbattuto fuori quella persona dai nostri cuori ed eretto un muro tra noi. Esattamente cio' che la societa' ha fatto ai prigionieri. In questo modo non si puo' raggiungerli, non c'e' possibilita' di aiuto, o rieducazione, o cura.

Se partiamo dalla premessa che tutte le persone sono buone, allora non possiamo sbattere nessuno fuori dal nostro cuore. Ne' dal nostro cerchio, ammesso che stiano rispettando e non attaccando gli altri. Quando le persone fanno cose che riteniamo sbagliate, dobbiamo capire che non hanno bisogno dei nostri attacchi, hanno bisogno del nostro aiuto. Chi credi che abbia bisogno più di tutti del tuo amore - quelle persone adorabili che tutti adorano perche' sono cosi' facili da adorare? O quei duri, i ladri, i bugiardi, gli offensivi, i manipolatori, quelli bloccati in automatismi distruttivi?

Se qualcuno nel nostro cerchio mente, ruba, attacca, prima di tutto parlerei con quella persona esattamente come ora sto parlando con te, facendole sapere che la amo e la rispetto, ma rifiuto di rispettare i suoi automatismi. Se si astiene da qualunque attacco sugli altri, mi offriro' di fare squadra con lei contro quegli automatismi e consigliarlo. Se continua a negare su questi pattem, lo invitero' ad esplorare l'argomento in un cerchio allargato, in cui insistero' affinche' tutti siano consapevoli della differenza fra la persona e i suoi pattern, e si alleino con lei contro quei pattern. E se in questo processo verranno fuori i pattern di altre persone, avremo cura di occuparcene allo stesso modo.

Ora dato che so che questa e' una nuova via nel mondo, e una nuova via per te, devo anche seguire la seconda regola - pazienza. So che a questo punto puo' essere difficile per te. E' così lontano da cio' che il mondo ti ha sempre insegnato. So che non e' colpa tua se fai esperienza del mondo in questo modo, che le tue ferite urlano talmente forte che e' difficile per te sentirmi quando cio' che dico contraddice la tua esperienza. Quindi devo essere paziente, sapendo che potrebbe volertici un po' di tempo per arrivare a questa consapevolezza e capire che cosa ne e' richiesto.

Voglio soltanto che tu sappia che non sto voltandoti le spalle. Credo in te. So che sei buono, e che sei anche intelligente, e che se ti impegni ce la farai, perche' cio' che dico e' la verita'. Quindi Spero che tu legga tutto questo più di due volte, ci pensi, ci ripensi, e vedi se puoi accettarlo. Ti ringrazio per l'opportunita' di buttare giu' tutto questo su carta, penso che userai questa mia lettera a te in qualche saggio sul cerchio prima o poi. Nel frattempo devo fermamente, pazientemente, amorevolmente mantenere la linea - niente attacchi.

Da parte di nessuno nel nostro cerchio.

Non sono contento di vivere in un mondo di antagonisti e avversari, di violenza e manipolazione, di solitudine e isolamento. So che il mondo in cui siamo cresciuti era cosi', ma non necessariamente dobbiamo continuare a viverci. Io vivo in un cerchio di persone che la pensano come me, che vogliono come me un mondo di amore e attenzione e intimita' e supporto reciproco. Se voglio continuare a impedire che il cerchio in cui voglio vivere venga contaminato dal mondo esterno da deliri di potere, di oppressione e lotta e alienazione, allora dovro' essere vigile e fermo e mantenere la linea sulle regole del rispetto e del non-attacco.

Non puoi costringere te stesso ne' nessun altro ad amare nessuno. Ma quando comunichi, non con attitudine aggressiva, ma da amico, sostenitore e alleato, il primo risultato e' la comprensione, e il secondo, essendo gli esseri umani cio' che sono, inevitabilmente e' l'amore.

THE END

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Chi siamo

Siamo persone "normali" che non si rassegnano a vivere senza sorridere, senza essere felici, senza libertà e giustizia sociale.Il nostro mondo, la nostra amata terra soffre di ferite profonde inferte da civiltà in declino che non riescono a offrire prospettive di vita serena a miliardi di esseri umani. Dovremmo sentirci tutti/e chiamati in causa e noi vogliamo provare a non sottrarci. Stiamo cercando un mondo diverso, anzitutto cercandolo in noi stessi. Possiamo impegnarci in comune per superare la disgregazione umana, per affermare una pratica dell'incontro, dello scambio, della ricerca e della socialità, dello stare insieme diversamente, non in maniera coatta ma consapevole. Ci piace definirci sognatori pratici perché l'utopia del benessere per tutti, della pace universale, dell'amore fra umani e per la madre terra siano realizzabili qui ed ora, per chi lo scelga. Siamo una comunità in costruzione di donne e uomini liberi e dunque libertaria perché vogliamo liberarci da costrizioni e autoritarismi, che vengono dalle ideologie e dai censori di ogni provenienza.Lo strumento di incontro della nostra comunità è il cerchio, spazio sacro di comunicazione intima nella forma del council, luogo di espressione libera e paritetica di ciascun partecipante.

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